L’IDEA DEL VIAGGIO
Dopo essere stato diverse volte in Islanda e a Tromso ho deciso di avventurarmi ancora più a nord. Per tale motivo ho scelto di dirigermi verso Alta, a circa 300 km da Tromso. Questa piccola cittadina del nord, fornita di ogni possibile comfort, presenta un microclima davvero favorevole, nonostante si trovi sulla costa. In uno dei viaggi precedenti a Tromso mi era capitato di parlare con una delle guide locali originaria di queste zone. La stessa mi aveva spiegato che il clima era più favorevole rispetto a Tromso ed in generale all’isola di Kvaloya. Dai norvegesi viene infatti considerata “inland”. Il microclima è senz’altro uno dei motivi per i quali Alta viene definita la capitale dell’aurora boreale. Un’altra ragione per la quale viene definita tale è probabilmente il fatto che i primi veri e propri studi sull’aurora boreale furono eseguiti nel fiordo di questa piccola città. Nel famoso museo di Alta c’è addirittura un’intera zona dedicata all’aurora boreale, nella quale vengono raccontati miti, storie, credenze e mostrati i documenti relativi agli studi e alle spedizioni dei primi anni del secolo scorso.
L’ORGANIZZAZIONE DEL VIAGGIO
L’unico modo per raggiungere Alta in inverno è in aereo. Ci sono due differenti opzioni a livello di voli: la prima è quella di prendere un volo diretto per Oslo con Norwegian e poi proseguire per Alta. In molti casi i voli in partenza dall’Italia atterrano ad Oslo ben oltre l’orario di partenza del volo successivo, costringendo il viaggiatore a dormire una notte qui, per poi prendere il volo il giorno dopo. Una seconda opzione, più economica ma ben più lunga a livello di tempi, è prendere tre voli con Lufthansa ( in cooperazione con Scandinavian Airlines) con scali a Francoforte ed Oslo. Spesso i voli provenienti da Oslo prevedono uno scalo a Tromso. Io ho optato per quest’ultima soluzione. A leggere tutto questo molti potrebbero scoraggiarsi. In realtà uno scalo a Tromso di circa 3 ore è sempre da considerarsi una cosa buona. Io personalmente ne sono stato molto contento perchè considero questa città come una seconda casa. Al calar dell’oscurità e con un cielo libero, è quasi sicuro poter avvistare una bella aurora boreale già uscendo dall’aeroporto. Le mie 3 ore di scalo le ho passate fotografando le luci aurorali appena fuori dal terminal principale e camminando sul porto illuminato.


In ogni caso qualsiasi volo in giornata atterra ad Alta intorno alle 23:00. Nonostante le molte ore di volo, trovarsi su un aereo a queste latitudini e a questo orario è semplicemente magico. Basta guardare dal finestrino ed ecco apparire le luci del nord. Ogni volta che sono atterrato in Norvegia, dopo le ore 20, ho sempre assistito a questo fantastico spettacolo in volo. Un’esperienza da fare una volta nella vita.
DOVE SOGGIORNARE
Ad Alta sono presenti un paio di alberghi appartenenti a catene conosciute. Come potete immaginare i prezzi sono veramente molto alti. Io ho optato per una bellissima e spaziosa guesthouse appena fuori dal centro, prenotando su AirB&B. Quest’ultima era fornita di un enorme spazio comune, un bagno dotato di tutto, cucina, parcheggio privato ed ingresso con codice di sicurezza. Questa libertà di movimento, senza essere sempre controllati, è uno dei motivi che mi spinge a preferire le guesthouse agli hotel. Inoltre la bellezza delle case norvegesi, il parquet in legno e le enormi finestre mi hanno sempre trasmesso un senso di pace. Se cercate privacy è tranquillità mi sento di consigliarla nella maniera più assoluta.
COME MUOVERSI AD ALTA
Nonostante avessi deciso di rivolgermi ad un’agenzia locale per vedere l’aurora boreale, non ho resistito a noleggiare un’auto per esplorare il territorio. Il centro della città è ben collegato con ogni punto strategico attraverso i bus elettrici di linea. Tuttavia se non si vuole perdere l’occasione di esplorare il vasto territorio del Finnmark, è necessario noleggiare un’auto. Dopo varie ricerche ho optato per un’agenzia locale, la Alta Bilutleie. I prezzi sono veramente economici, le auto 4×4 con le ruote chiodate ed è possibile pagare dopo il noleggio con una semplice postepay. Cosa rara da queste parti. Con mia grande sorpresa mi è stata assegnata una Suzuki Swift 4×4, cosa che inizialmente ho visto come una tragedia, abituato ai suv islandesi. Avere un 4×4 in queste zone è fondamentale per via del fondo ghiacciato

In realtà, oltre a consumare pochissimo, sono riuscito ad andare a Capo Nord e tornare in giornata. Mi ero talmente affezionato a quest’auto che prima di riconsegnarla ho deciso di portarla all’autolavaggio e farla tornare come nuova. .
COSA VEDERE NEL FINNMARK
I DINTORNI DI ALTA
ALTA MUSEUM E IL WORLD HERITAGE CENTER

Il Museo di Alta ha la più grande concentrazione di arte rupestre dell’Europa settentrionale realizzata da cacciatori-raccoglitori. L’arte rupestre comprende sia sculture rupestri che pitture rupestri realizzate da 7000 a 2000 anni fa. Queste fantastiche rappresentazioni su roccia sono state iscritte nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO il 3 dicembre 1985, come unico monumento preistorico in Norvegia. Il museo si divide nella parte interna ed in quella esterna, dove sono presenti le famose incisioni rupestri. Non tutti sanno che Alta è la capitale dell’aurora boreale. In questo museo c’è una sezione dedicata allo studio dell’aurora e ai primi studi condotti relativamente ai parametri ad essa collegati.

Nella tavola della foto è riportata una delle antiche credenze sull’aurora boreale. In particolare la stessa rappresenta due tribù diverse in procinto di combattere tra loro. Queste ultime pensavano che, prima della battaglia, i rispettivi dei si incontrassero per una battaglia nel cielo mentre loro cantavano sempre più forte per spingere le loro luci verso la vittoria. Se le luci apparivano nel cielo deboli non ci si poteva aspettare altro che una sconfitta. Una cosa che mi è veramente piaciuta è stata la parte relativa allo studio del fenomeno fisico. Nel museo è conservata una delle prime macchine fotografiche utilizzate per immortalare l’aurora boreale. La prima in assoluto venne realizzata ad Alta.


Pensate che i tempi esposizione iniziali erano di 8 minuti. Nel museo è inoltre presente un’attenta descrizione sulle varie spedizioni e sull’evoluzione degli studi circa il fenomeno dell’aurora boreale. Già dal 1899 il professor Kristian Birkeland, inziò a studiare il fenomeno fisico dell’aurora boreale, costruendo anche l’osservatorio di Haldde, attualmente presente ad Alta e di proprietà dell’università di Tromso. Fino al 1903 organizzò ben 3 spedizioni che permisero di comprendere il fenomeno dell’aurora boreale.

Nella parte esterna del museo sono invece conservate le incisioni rupestri. Queste sono venute alla luce man mano che le acque del fiordo si sono ritirate nel tempo. Uscendo dal museo è possibile percorrere un sentiero, costruito in legno, che si insinua attraverso le rocce. Il fiordo nel quale si trova è veramente bellissimo.



NORTHERN LIGHTS CATHEDRAL
E’ anche conosciuta come Alta Church. Si trova al centro della città ed è possibile visitarla senza pagare alcun biglietto.

ALTA CANYON
Appena fuori città si raggiunge il paesino di Gargia dove si trova un piazzale in cui finisce la strada asfaltata. Da qui è possibile percorrere un’altra strada sterrata di circa 5 km, dove si arriva ad un secondo piazzale in cui è possibile iniziare la salita. In alcuni mesi dell’anno, come successo a me, la sbarra della strada è abbassata e bisogna percorrere i 5 km a piedi .
OSSERVATORIO DI HALDDE
La sommità del monte Haldde, su cui si trova, ha dato il nome a questo osservatorio. Come già detto venne costruito dal prof. Birkeland nel 1899. E’ raggiungibile da Kafjord con una passeggiata di circa due ore. Attualmente non è più destinato agli studi ed gestito dall’agenzia del turismo di Alta. E’ interessante comunque ascoltare i racconti delle famiglie che hanno abitato la zona per anni.
DA ALTA A CAPO NORD
Alcune delle attrazioni precedentemente descritte richiedono un tempo di visita troppo lungo o troppo corto. Personalmente ho ritenuto imprescindibile arrivare fino a Capo Nord in auto. Distante circa 240 km, è possibile andare e tornare in giornata partendo intorno alle 8 del mattino. I primi chilometri di strada, fino a Odelfjord, offrono dei paesaggi spettacolari. Se si è fortunati è possibile incontrare alci e renne. Una volta raggiunta la costa il paesaggio cambia drasticamente. Si percorrono 136 km costeggiando un fiordo enorme, con onde altissime, su una strada a tratti dissestata e separata dal dirupo da un semplice guardrail. Ci sono pochissime possibilità di fermata per strada ed è quindi importante trattenere il più possibile i propri bisogni fisiologici. Una volta arrivati ad Honningsvag si comincia la salita verso le montagne per arrivare alla meta. Questi monti,di chiara origine vulcanica, ricordano molto il classico paesaggio islandese nel nord e nel sud. Una volta arrivati c’è una cassa nel quale è possibile pagare l’ingresso. Ci sono due tipi di ingresso, il più costoso dei quali consente di accedere ai servizi all’interno della struttura antistante. Nella stessa sono presenti anche illustrazioni informative, un ristorante e un negozio di souvenir. Le montagne a picco sul mare, il vento forte, il rumore delle onde valgono il prezzo del biglietto.





ESCURSIONI PER L’AURORA BOREALE
Essendo il mio primo viaggio in questi luoghi inesplorati ho deciso di affidarmi ad una agenzia a cui mi ero già rivolto a Tromso. A qualche giorno dalla partenza purtroppo la mia guida si è ammalata ed è stata sottoposta ad un intervento chirurgico. Così le mie prenotazioni sono state passate ad un altro operatore turistico della zona, Peskatun. Devo dire che mai e ripeto mai mi sono trovato così bene come nella mia esperienza ad Alta con loro. Ho avuto l’opportunità di conoscere delle splendide persone e di essere l’unico ospite per tre sere magnifiche. Qualora doveste recarvi ad Alta consiglio vivamente di prenotare tutto tramite loro. In particolare, se avete qualche dubbio o richiesta, rivolgetevi a Trond, il grande boss. Mai conosciuta, durante i miei viaggi, una persona così paziente ed appassionata nel suo lavoro. Oltre a girovagare alla ricerca dell’aurora, hanno costruito un aurora camp spettacolare dotato di cabine in legno isolate. Durante la prima escursione in particolare, abbiamo passato una serata splendida nella quale, oltre ad aver visto degli interessanti video riguardo l’aurora con spiegazioni annesse, abbiamo avuto l’opportunità di vedere una splendida aurora boreale per circa 5 ore.
L’AURORA BOREALE NEL FINNMARK
Nonostante fossi lontano dai due equinozi, periodi nei quali le esplosioni solari sono più frequenti, l’attività aurorale è stata fantastica nelle mie tre notti. Il kp è rimasto costantemente intorno a 5. Questo vuol dire soltanto una cosa: aurora a corona. Arrivato tardi la prima sera, ho deciso di dirigermi a piedi verso il fiordo. L’attività non era elevata ed ho potuto fare giusto qualche scatto.

La seconda notte la signora del nord si è presentata subito nella sua migliore veste. Trond è passato a prendermi intorno alle 18 e 30 ed essendo fortunatamente l’unico ospite, abbiamo potuto fare un gran numero di giri intorno al fiordo di Alta, appostandoci in posti magnifici. Appena arrivati all’Aurora Camp siamo stati subito testimoni di uno spettacolo clamoroso .

Durante la visione del filmato nella piccola casetta di legno del campo, ho lasciato per un’oretta la reflex in modalità scatto con l’intervallometro. Il risultato è stato il mio primo timelapse di alta qualità. Inoltre, potendo contare sulla preparazione di Trond, ho potuto finalmente essere immortalato come volevo:


Dopo aver visionato l’interessante filmato sull’aurora all’interno dell’aurora camp di Peskatun, abbiamo poi cominciato a girovagare in alcuni dei posti più belli del fiordo. Uno di questi è stato uno dei pochi laghi nel quale è possibile bere acqua potabile, che chiaramente ho voluto assaggiare.

Dopo alcuni giri abbiamo deciso di fermarci lungo una splendida riva del fiordo, dove abbiamo mangiato una buonissima zuppa e bevuto cioccolata calda intorno ad un falò. In pieno stile norvegese, la serata è stata completa di qualsiasi comfort, come tuta e scarpe termiche. Ogni mia domanda ha avuto una risposta precisa.
In questo posto meraviglioso, abbiamo poi fatto qualche bello scatto.


Dopo aver passato una prima notte così particolare, la seconda si presentava alquanto diversa. Durante la giornata ero stato a Capo Nord e avevo notato un insolito cielo nuvoloso nei dintorni (cosa confermata dalle previsioni meteo). Così, dopo essere partiti alle 18 :30 dal mio Air B&B, ci siamo spostati in direzione Hammerfest. Dopo aver attraversato alcune montagne in mezzo alla neve e al cielo nuvoloso, abbiamo trovato uno spiazzo dove accendere un falò. Qui il cielo è man mano diventato più chiaro, anche se le nuvole andavano e venivano con rapidità incredibile. Nonostante ciò sono comunque riuscito a fare qualche buono scatto.
Nonostante le nuvole ci sono state diverse altre esplosioni durante la sera, che hanno consentito di vedere l’aurora a occhio nudo.
Dopo circa due ore al freddo, abbiamo quindi preso la via del ritorno. Ero abbastanza soddisfatto della serata anche se le nuvole mi avevano messo di cattivo umore. Come spesso accade nelle notti di caccia all’aurora boreale, il momento più bello si è presentato sulla via del ritorno. Eravamo tra le montagne quando il cielo di colpo si è aperto e c’è stata un’ esplosione di luci spettacolare. Abbiamo allora deciso di fermarci sul ciglio della strada per fare qualche scatto. Attraverso le nuvole ho visto chiaramente un’aurora a corona ma lo spostamento delle nuvole ha reso impossibile fare qualche scatto degno di nota.



La serata si è conclusa nel migliore dei modi, nonostante non fosse iniziata molto bene.
Di tutte le notti trascorse sotto le luci dell’aurora boreale nel Finnmark la terza è stata in assoluto la più bella. Quella sera il cielo era limpido e l’aurora forecast era decisamente di buon auspicio. Tutti i vari fattori erano perfetti per prevedere una serata memorabile. Così ho conosciuto Simon, un’altra persona con cui ho passato una delle notti più belle della mia vita. Non abbiamo dovuto fare troppi chilometri per trovare un cielo limpido. Con la mia nuova guida ci siamo fermati in diversi posti bellissimi, in cui abbiamo mangiato e bevuto intorno ad un falò, seduti su una pelle di renna. L’aurora boreale si è presentata subito nella sua bellezza.


Dopo aver bevuto una bella cioccolata calda abbiamo poi deciso di cambiare posto avventurandoci per una foresta ed arrivando sulle rive del fiordo. Dopo circa un’ora il cielo a cominciato a colorarsi interamente. Era arrivata l’ora del più grande spettacolo che si possa vedere: l’aurora boreale a corona. Prima che si presentasse in tutta la sua bellezza abbiamo visto dei colori bellissimi nel cielo.

La serata è arrivata al suo culmine quando nel cielo è apparsa una potentissima aurora boreale a corona che ha ballato sulle nostre teste per dieci minuti.



Ho vissuto tantissime notti indimenticabili sotto l’aurora boreale ma queste le ricordo veramente con tanto affetto. Per concludere questo articolo, che sono veramente contento di condividere con tutti, il Finnmark è uno dei posti più magici per l’osservazione dell’aurora boreale. Mi sono ripromesso di ritornarci un giorno quando questo maledetto corona virus ci permetterà finalmente di sognare andando in direzione di un aeroporto.