ALASKA: THE LAST FRONTIER

Beluga, Beluga Point, Alaska

Dopo aver affrontato gli aspetti circa l’organizzazione di un viaggio on the road in Alaska, ho ritenuto opportuno raccontare la mia personale esperienza di viaggio. Essendo un racconto che richiede il massimo dettaglio ho pensato di scrivere un articolo sulla zona a sud di Anchorage ed uno sulla zona a nord. Come già detto nel mio precedente articolo, abbiamo optato per un percorso di viaggio che ci consentisse di vedere il più possibile in pochi giorni. L’arrivo a Anchorage ci ha consentito di programmare un tour veramente bello, che rimarrà per sempre il viaggio più bello mai vissuto.

L’ATTERRAGGIO IN ALASKA

La discesa verso Anchorage è stato uno dei più suggestivi ed emozionanti della mia vita. La smania di avventurarci in quelle lande selvagge era talmente tanta che nell’ultima ora di volo non facevo altro che controllare il display dell’aereo e contare i minuti. Atterrando intorno alle dieci di sera, abbiamo potuto godere di uno splendido tramonto sul golfo dell’Alaska .

Anchorage
Atterraggio a Anchorage, Alaska

Come al solito il tempo non era dei migliori e tirava vento forte. Devo dire che tutto questo, dopo le ore passate in aereo è stata veramente una mano santa. Appena scesi la stanchezza delle 24 ore di viaggio si è sentita tutta. Usciti di corsa, dopo aver ritirato il bagaglio, siamo andati immediatamente al banco di Alamo per ritirare la nostra auto, una Hyundai Elantra molto spaziosa ed automatica. Subito la targa dell’auto ci ha fatto capire in che posto ci stavamo avventurando.

Targa Auto Alaskana
Targa Auto Alaskana

Poi ci siamo diretti al nostro Hotel a circa sette miglia di distanza dall’aeroporto. Dopo una buona dormita abbiamo finalmente iniziato il nostro viaggio in Alaska.

LA ZONA DI ANCHORAGE

IL DOWNTOWN DI ANCHORAGE

Il downtown di Anchorage è veramente suggestivo. Il centro in particolare è pieno di negozietti con ogni sorta di souvenir ed ognuno presenta le sue particolarità. Potrebbe capitare di vedere enormi statue o peluche di animali selvatici, a grandezza naturale, all’esterno dei locali con cui fare una bella bella foto.

Downtown di Anchorage
Downtown di Anchorage
Downtown di Anchorage
Downtown di Anchorage

Proprio in una delle vie del centro abbiamo raggiunto la statua di balto, uno degli obiettivi del nostro viaggio. Tutti conoscono la storia dell’epidemia di difterite, verificatasi a Nome nel 1925, grazie al cartone animato della Disney. In realtà una versione più realistica della storia è stata portata alla luce dall’ultimo film della Disney Togo. Questa statua è dedicata ai cani da slitta, una delle attività in cui gli alaskani ottengono risultati eccellenti. Ogni anno infatti i migliori musher si confrontano nella corsa dell’Iditarod che unisce Anchorage a Nome.

Statua Di Balto, Anchorage
Statua Di Balto, Anchorage

Dopo una breve visita all’interno della città abbiamo poi deciso di cominciare il vero e proprio viaggio on the road.

I DINTORNI DI ANCHORAGE: ALASKA DA VIVERE

LA SEWARD HWY: L’AUTOSTRADA ALASKANA

E’ la splendida strada che origina da Anchorage e costeggia il Turnagain arm per poi attraversare la Kenai Peninsula nei pressi di Portage. Durante questo percorso la strada attraversa la Chugach National Forest, l’immensa foresta nazionale Alaskana. Nei pressi di Tern Lake Juction la strada lascia l’Alaska Route 1 per la Route 9, che conduce direttamente alla cittadina di Seward. Il percorso è ricco di meraviglie naturalistiche ed è facile avvistare animali selvatici. Noi abbiamo deciso di percorrerla tutta fino a Seward, con tappa intermedia a Cooper Landing, fermandoci di volta in volta lungo i vari punti di interesse.

Panorama Alaskano, Kenai Peninsula
Panorama Alaskano, Kenai Peninsula
Seward Hwy, Alaska
Congiunzione tra le Alaska Route 1 e Route 9

POTTER MARSH

La prima tappa è stata Potter Marsh, un punto di avvistamento su strada distante da Anchorage circa undici miglia a sud. Arrivati al parcheggio ci si trova davanti ad una serie di ponti in legno che passano sopra al fiumiciattolo e ad un’immensa distesa erbosa. Qui è facilissimo vedere uccelli di ogni tipo, compresa la famosa aquila calva, simbolo degli stati uniti . Noi ne abbiamo vista una a poca distanza ma non sono stato abbastanza lesto nel posizionare la macchina fotografica. Per fortuna che ci siamo rifatti a Seward. All’esterno del punto di accesso principale è possibile vedere sull’asfalto varie impronte, tra cui quelle del lupo e dell’orso, impresse su cemento fresco. Se si ha abbastanza fortuna potrebbe essere possibile vedere anche orsi e alci. Noi non ne abbiamo visti ma c’erano moltissime tracce che andavano nella foresta.

Potter Marsh, Alaska
Potter Marsh, Alaska
Potter Marsh, Alaska
Potter Marsh, Alaska
Potter Marsh, Alaska
Potter Marsh, Alaska

TURNAGAIN ARM TRAIL: UNA MERAVIGLIA ALASKANA

Una volta entrati nello spendido Turnagain Arm è impossibile non rimanere a bocca aperta. La Seward Hwy costeggia tutto il fiordo, accompagnata dalle rotaie della ferrovia alaskana, dando la possibilità di fare varie passeggiate di trekking all’interno del Chugach State Park. Anche noi abbiamo colto l’occasione di farne una, percorrendo il Turnagain Arm trail. La passeggiata è stata abbastanza faticosa ma la vista dall’alto ne vale veramente la pena.

Turnagain Arm Trail, Alaska
Turnagain Arm Trail, Alaska
Turnagain Arm Trail, Alaska
Turnagain Arm Trail, Alaska

Questo pezzo di Alaska richiederebbe una fermata ogni cinque minuti per osservare le bellezze del territorio. Basti pensare che si trova a circa tre miglia da Potter Marsh e a solo quattro miglia dal Beluga Point.

BELUGA POINT

Questo è senz’altro uno dei miei cinque posti preferiti in Alaska. Percorrendo la Seward Hwy si incontra un parcheggio sulla destra, accanto alla ferrovia. Attraversando quest’ultima è possibile raggiungere gli scogli argillosi a picco nel mare. Affacciandosi è possibile vedere branchi di Beluga danzare nel fiordo, da vari punti di osservazione. A causa della presenza di molti turisti noi abbiamo deciso di avventurarci sulle scogliere più ripide ma anche più isolate. Da qui abbiamo osservato immobili per un’ora questi splendidi animali. Nonostante li avessimo già visti alle Isole Svalbard ( presto scriverò un articolo a tal proposito), osservarli così da vicino è stato molto emozionante. Il posto di per se è mozzafiato anche senza vedere le Beluga.

Beluga Point, Alaska
Beluga Point, Alaska
Beluga, Beluga Point, Alaska
Beluga, Beluga Point, Alaska
Beluga Point, Alaska
Beluga Point, Alaska
Beluga Point, Alaska
Beluga Point, Alaska
Beluga, Beluga Point, Alaska
Beluga, Beluga Point, Alaska

BROWN BEAR SALOON LODGE

A pranzo ci siamo invece fermati al Brown Bear Saloon Lodge. Inizialmente avevamo pensato di soggiornarci per poi cambiare idea. La voglia di andare in uno dei tipici locali alaskani è stata troppo forte. Come già detto gli standard di pulizia non sono gli stessi a cui siamo abituati ma la costruzione caratteristica, i mega hamburger e la birra fresca compensano pienamente. In questi locali vi capiterà spesso di vedere i locali bere generali da un litro di birra uno dietro l’altro e guardare voi, in maniera strana, per aver ordinato una coca cola o una birra da 33cl. Vi abituerete presto a questo tranquilli.

Brown Bear Saloon Lodge, Alaska
Brown Bear Saloon Lodge, Alaska

KENAI PENINSULA: LA PERLA ALASKANA

Subito dopo essere ripartiti dalla nostra sosta ci siamo diretti verso la Kenai Peninsula. La nostra seconda tappa era Cooper Landing a circa novanta miglia di distanza.

L’INCENDIO

Arrivati al punto di congiunzione tra la Route 1 e la Route 9 c’è stato un brutto imprevisto. Circa dodici miglia dopo Cooper Landing, in direzione Homer, c’è stato un enorme incendio che ha oscurato il cielo. La polizia aveva bloccato l’ingresso a tutti e così ci siamo ritrovati in un parcheggio ad attendere notizie, insieme ad altre 50 persone. Essendo stati rassicurati dal proprietario del nostro lodge, abbiamo proseguito fino allo stesso. Man mano che ci avvicinavamo l’odore di fumo si faceva sempre più forte e la fuliggine ricopriva l’auto. Sembrava di essere in un luogo surreale isolato dal resto del mondo. Il sole poteva essere guardato ad occhio nudo attraverso il fumo ed il cielo era completamente velato. Tutto sommato si poteva stare in strada ma con le dovute accortezze.

COOPER LANDING

Arrivati al nostro lodge abbiamo posato i bagagli e ci siamo diretti al Kenai lake.

Salmon River Lodge, Cooper Landing, Alaska
Salmon River Lodge, Cooper Landing, Alaska
Fumo incendio, Copper Landing, Alaska
Il sole attraverso il fumo dell’incendio, Copper Landing, Alaska
Sole attraverso il fumo dell'incendio, Alaska
Sole attraverso il fumo dell’incendio, Alaska

Questo lago attraversa la Kenai Peninsula da Copper Landing a Primrose ed è frequentato da moltissimi pescatori. Il paesino conta forse un cinquantina di anime , un distributore, un market ed un piccolo ristorante. Il silenzio in giro per la strada è quasi assordante. Proprio ciò che ci voleva dopo una lunga giornata. In prossimità del Kenai Lake abbiamo poi toccato con mano l’aggressività delle zanzare in questa stagione e nonostante fossimo coperti, abbiamo dovuto ricorrere allo spray. Il Lago era veramente bellissimo e sulle rive c’era una gran quantità di uccelli.

Kenai Lake, Alaska
Kenai Lake, Alaska
Kenai Lake, Alaska
Kenai Lake, Alaska

Dopo aver messo qualcosa sotto ai denti siamo tornati nel lodge per riposare ed alzarci presto al mattino seguente. Il mattino seguente il fumo era ancora abbastanza consistente ma abbiamo visto una bellissima alba rossa proprio sul lago.

Alba sul Kenai Lake, Alaska
Alba sul Kenai Lake attraverso il fumo dell’incendio

Per fare colazione ci siamo fermati al Kingfisher Roadhouse. Qui c’era ogni sorta di personaggio alaskano : pescatori, cacciatori, agricoltori che alle 8 consumavano birra mentre noi facevamo la nostra bella colazione. Abbiamo scoperto che ordinando da mangiare caffè e latte erano offerti in continuazione. Essendo patiti di cannella ci siamo quindi buttati sulle Cinnamon Rolls: veramente ottime. Da qui abbiamo poi proseguito per Seward, dove a mezzogiorno ci attendeva la crociera nella Resurrection bay.

SEWARD E LA RESURRECTION BAY

Abbiamo ripreso la Seward Higway fino alla cittadina sul mare, distante circa 48 miglia . Senza alcun dubbio posso affermare che questa è una delle più belle che abbia mai percorso. Ai primi posti metto sempre la strada tra Alta e Capo Nord la Ring Road islandese e la strada tra Narvik ed Abisko. La Alaska Route 9 regge di sicuro il confronto con tutte le precedenti.

Panorama Sulla Sw Hwy, Alaska
Panorama Sulla Sw Hwy, Alaska

A seguito di qualche sosta ci siamo diretti al porto di Seward. Questa cittadina marittima trae i suoi profitti dalla pesca e dal turismo sul mare. Il porto è veramente caotico e pieno di agenzie che organizzano gite più o meno lunghe sulla Resurrection bay.

LA SCELTA DELLA CROCIERA

Noi abbiamo scelto Major Marine che offriva crociere di durata diversa. Considerando il mio maldimare, stranamente sparito durante questa vacanza, abbiamo scelto quella di sei ore anzichè quella di otto. Quest’ultima infatti si sarebbe avventurata nel golfo dell’Alaska in cui il tempo e il mare non sono clementi. In realtà un piccolo tratto lo abbiamo percorso ma senza conseguenze per la mia salute. Una volta eseguito l’imbarco la nave è salpata nella Resurrection bay.

Porto di Seward, Alaska
Porto di Seward, Alaska

Da buoni amanti degli animali speravamo di vederne il più possibile. Le nostre aspettative sono state ampiamente superate. Appena fuori dal porto una simpatica Lontra Marina ci ha dato il benvenuto.

Sea Otter, Resurrection Bay
Sea Otter, Resurrection Bay

Questo animale è veramente molto socievole e si è avvicinato parecchio alla nave per curiosare. Dopo aver proseguito per un buon tratto abbiamo avuto la sorpresa più grande di tutto il tour. Ci avevano avvertito che il periodo non era adatto per l’avvistamento di Balene Humpback poichè il migliore in Alaska è sicuramente Maggio. Contro tutte le previsioni invece una coppia di balene è uscita dall’acqua e ci ha accompagnato per un bel tratto.

Balena, Resurrection Bay, Alaska
Balena, Resurrection Bay, Alaska
Balena, Resurrection Bay, Alaska
Balena, Resurrection Bay, Alaska
Balena, Resurrection Bay, Alaska
Balena, Resurrection Bay, Alaska

L’emozione è stata veramente forte. Avevo visto soltanto un’altra volta le balene, a Husavik nell’Islanda del nord, ma questa volta è stata ancora più bella. Il tour è poi proseguito tra l’eccitazione generale ed è andata sempre meglio. I paesaggi intorno sono meravigliosi con immense montagne coperte da ghiacciai a picco sul mare.

Resurection Bay, Alaska
Resurection Bay, Alaska

Il capitano della nave ha poi deciso di insinuarsi in alcune strettoie tra i lembi di terra che emergevano dal mare. In una di queste piccole baie abbiamo incontrato l’aquila calva americana. In un silenzio assoluto ci siamo avvicinati a motori spenti alla parete rocciosa nel quale aveva deposto il nido e siamo riusciti a vederla da vicino.

Aquila Calva, Resurrection Bay, Alaska
Aquila Calva, Resurrection Bay, Alaska

Più avanti ci siamo poi imbattuti in altri animali tipici come Puffin, Foche, Leoni Marini e capre di montagna. I primi li avevamo già visti alle isole Svalbard, in Norvegia e in Islanda ma le capre in particolare sono quelle che ci hanno colpito maggiormente. Questi animali sono in grado di scalare pareti con pendenza enorme a picco sul mare senza perdere l’equilibrio.

Foche nella Resurrection Bay, Alaska
Foche nella Resurrection Bay, Alaska
Leoni Marini nella Resurrection Bay, Alaska
Leoni Marini nella Resurrection Bay, Alaska
Capre di Montagna, Resurrection Bay, Alaska
Capre di Montagna, Resurrection Bay, Alaska
Puffin nella Resurrection Bay, Alaska
Puffin nella Resurrection Bay, Alaska

Dopo questi incontri ci siamo diretti al Bear Glacier, uno dei più suggestivi ed estesi della baia.

Bear Glacier, Resurrection Bay, Alaska
Bear Glacier, Resurrection Bay, Alaska

Infine il capitano ha imboccato la via del ritorno per il porto, dove abbiamo ripreso l’auto e ci siamo recati all’ Exit Glacier Lodge, dove abbiamo riposato per essere pronti al viaggio del giorno dopo .

EXIT GLACIER

Il giorno seguente abbiamo ripreso il cammino verso Anchorage per avventurarci nel Denali National Park, con sosta intermedia a Wasilla. Prima di ripartire abbiamo programmato una visita all’Exit Glacier, uno dei pochi scalabili in Alaska. Questo ghiacciaio si trova all’interno del Kenai Fjord National Park ed è raggiungibile con circa un’ora di cammino a piedi dal parcheggio. Noi non ci siamo avventurati fino alla cima per mancanza di tempo ma ovunque erano presenti turisti con abbigliamento da trekking.

Per arrivare si attraversa una foresta che si affaccia su un fiume in piena. Qui i cartelli di avvertimento parlano chiaro: attenti agli orsi. A noi non è capitato di incontrarne uno da vicino ma dieci minuti dopo essere andati via abbiamo visto il video di una turista giapponese, su instagram, che riprendeva un orso sfrecciato a tutta velocità nelle sue vicinanze per inseguire un salmone sul fiume. Il ghiacciaio visto dalle pendici appare imponente, anche se non maestoso come quelli delle Isole Svalbard.

Exit Glacier, Resurrection Bay, Alaska
Exit Glacier, Resurrection Bay, Alaska

In alcuni salti con acqua bassa è possibile anche osservare la risalita dei salmoni. Forse è per questo che la zona è frequentata abitualmente da orsi .

Salmone alaskano
Salmone alaskano

Tornati al parcheggio abbiamo deciso di proseguire dritti per Wasilla, con sosta al Reflection Lake, nelle vicinanze di Anchorage, a circa 160 miglia di distanza. In realtà per strada abbiamo poi deciso di fare una sosta all’Alaska Wildlife Conservation Center. Su questo centro di recupero non voglio dilungarmi oltre per due motivi: innanzitutto gli animali si trovano all’interno di recinti nemmeno paragonabili al proprio habitat naturale. Secondo poi mi hanno fatto una tristezza infinita, in particolare l’orso nero appena recuperato. Per noi che odiamo gli zoo è stata un’esperienza terribile, la peggiore del nostro viaggio e ci siamo sentiti in colpa per un bel pò.

REFLECTION LAKE

Il nome di questo lago è tutto un programma. Sito nelle vicinanze di Anchorage, offre la possibilità di fare lunghissime passeggiate nella natura costeggiando il lago. C’è anche una scala che consente di salire ed osservare dall’alto eventuali animali selvatici nei dintorni. Il lago è frequentato abitualmente da uccelli e scoiattoli che si avvicinano per chiedere cibo.

Reflection Lake, Alaska
Reflection Lake, Alaska
Reflection Lake, Alaska
Reflection Lake, Alaska
Scoiattolo al Reflection Lake, Alaska

Dopo aver fatto una breve sosta per mangiare abbiamo quindi continuato in direzione Wasilla, per dirigerci il giorno seguente al Denali ma questa è un’altra storia. Come già detto il racconto di un viaggio in Alaska richiede il massimo dettaglio. A breve scriverò un secondo articolo sul Denali quindi KIT 😉 .

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