A Ottobre 2021, per l’ennesima volta ho deciso di avventurarmi per le sperdute terre dell’artico alla ricerca dell’aurora boreale. Questa volta sono partito in compagnia di due amici, organizzando insieme un viaggio improntato sulla ricerca di animali, paesaggi e appostamenti notturni.
Per tale motivo abbiamo deciso di puntare su Alta, nel Finnmark, statisticamente uno dei posti migliori per l’osservazione delle luci del nord. Come già precedentemente descritto nell’articolo relativo al mio primo viaggio nel Finnmark, Alta gode di un microclima favorevole, nonostante si trovi sulla costa.
Purtroppo le previsioni meteo non sono state pari alla fama di questo sperduto angolo di Norvegia e ciò ci ha costretto a passare interi pomeriggi e nottate alla ricerca di un cielo limpido. Niente di più bello!
Riuscire a godere di un’esplosione solare, dopo aver percorso centinaia di chilometri in auto ed aver dormito pochissime ore, ha reso ancora più bella soddisfacente la riuscita dell’osservazione.
AURORA BOREALE AD ALTA: L’ORGANIZZAZIONE DEL VIAGGIO
IL VOLO AEREO E IL GREEN PASS
Considerando le tantissime problematiche relative al controllo documentale ed il rischio nel venire a contatto con un positivo, abbiamo optato per il volo con Lufthansa, con scali a Francoforte ed Oslo. Questa compagnia offre infatti la possibilità di scegliere una tariffa rimborsabile ad eccezione di 140 euro totali. Il primo volo è partito alle 7 di mattina da Fiumicino mentre l’ultimo è atterrato ad Alta alle 21:30. Essendo tutti muniti di Green Pass, non abbiamo avuto bisogno di registrarci nel portale dei governi tedesco e norvegese e tantomeno di effettuare tamponi.

CONTROLLO GREEN PASS E BAGAGLI
C’è un’accortezza di cui tener conto quando si fa scalo ad Oslo e ci si deve imbarcare per voli internazionali in ritorno verso l’Italia. Una volta effettuato il check in per la prima tratta, ad Oslo è necessario uscire dalla zona transiti e rifare il check in, a causa del controllo documentale circa il green pass ed il modulo di localizzazione digitale europeo.
Per il volo di andata è invece necessario ritirare il bagaglio nella zona transiti dell’aeroporto di Gardermoen e imbarcarlo nuovamente nella zona check in. Bisogna ovviamente rifare i controlli di sicurezza. Per questo è importantissimo avere un “stop over” adeguato ai tempi tecnici per eseguire tutte queste operazioni.
NOLEGGIARE UN’AUTO
Per l’auto ci siamo rivolti ad Hertz. Avevamo prenotato una Suzuki Vitara 4×4 ma causa indisponibilità della stessa, ci hanno dato una Volvo Cx60 con ruote chiodate AWD. Nella lettera di addebito finale abbiamo trovato circa 60 euro di addebito per apertura fuori orario. Ovviamente conviene fare l’assicurazione super CWD, onde evitare brutte sorprese, dato che l’ispezione non verrà fatta in vostra presenza. Occhio al controllo dei danni presenti sulla vettura al momento della consegna, potrebbero non essere segnalati e addebitati a vostro carico.
DOVE SOGGIORNARE
Sempre nell’ottica di rimanere a contatto con la natura, abbiamo scelto l’Alta River Camping, a pochi chilometri dal centro di Alta. Qui abbiamo usufruito di un bellissimo cottage, con bagno all’interno e docce all’esterno. Avevamo anche il posto auto a disposizione in prossimità dell’abitazione.

FINNMARK: COSA VEDERE DURANTE LA GIORNATA
Per trascorrere al meglio le giornate, è possibile vedere le diverse bellezze del territorio. Ogni singolo angolo di questo paradiso meriterebbe una foto o un video ma è necessario evitare troppe soste per risparmiare tempo. Noi abbiamo deciso di uscire sempre intorno alle 10 di mattina per rientrare a notte fonda, in modo da ottimizzare i tempi.
DA ALTA AD HAMMERFEST
La prima giornata è stata interamente dedicata alle bellezze del Finnmark. Ci siamo immediatamente avviati verso Hammerfest, distante 140 km e circa due ore.

Questa città è una delle più antiche della Norvegia, ed è fornita di tutti i comfort. Salendo sulle colline che la circondano è possibile godere di un panorama bellissimo sul fiordo e, se si è fortunati, incontrare qualche renna.

Ciò che veramente ci ha impressionato, sono stati i panorami della E6, nel quale erano presenti esclusivamente neve e corsi d’acqua. Qui è possibile fare delle bellissime foto ed incontrare renne.



La strada non è certo delle più semplici se non si possiede un’auto adeguata. Sulla strada del ritorno siamo rimasti bloccati fino alle 2 di notte a causa di un brutto incidente, che ha provocato un morto e cinque feriti gravi. Per fortuna questo ci ha permesso di vedere cieli limpidi intorno alle 19 e di appostarci per avvistare l’aurora boreale, oltre a godere della compagnia di una renna e del tramonto.




DA ALTA A NORDKAPP
Nella seconda giornata abbiamo deciso di avventuraci in direzione Nordkapp, a 236 km e circa 3 ore e mezzo di distanza.

Percorrendo la strada interna è possibile incontrare molte renne e fotografarle da vicino. Noi abbiamo incontrato un intera mandria, alcune delle quali intente ad attraversare un fiume.



Una volta arrivati a Olderfjord, si comincia a costeggiare l’immenso Porsangerfjord, in cui è possibile sentire i venti gelidi della Norvegia e godere della furia del mare in tempesta. La strada si presenta dissestata in prossimità dei tunnel che conducono ad Honningsvag, la città da cui si sale verso Capo Nord, a circa 30 km di distanza. Fino a quest’ultima, non ci sono benzinai. L’ultimo si trova a Skaidi ed è quindi importante controllare l’indicatore prima di imbarcarsi in questo viaggio.



Nonostante fossi già stato a Nordkapp, questa volta è stato veramente magico. Siamo arrivati ben oltre l’orario di chiusura e con il buio pesto. Questo ci ha consentito di essere gli unici tre viaggiatori all’interno, goderci il panorama in notturna e fare diverse foto e video. In orario di apertura sarebbe stato impossibile, considerando la grande quantità di turisti presenti. Il mappamondo era tutto illuminato e questo ha contribuito a rendere ancora più magica l’atmosfera.

Al ritorno abbiamo poi fatto una piccola passeggiata ad Alta, vedendo la Northern Lights Cathedral illuminata (un vero spettacolo) .

DA ALTA A KARASJOK E FINLANDIA
La terza giornata è stata dedicata al viaggio verso la Finlandia, con fermata Karasjok, vicino al confine e alla distanza di circa 200 km. Durante il percorso, sulla E45, abbiamo incontrato una famiglia di alci. Esperienza magnifica per chi come me ne aveva viste soltanto in Alaska o soltanto di notte nell’artico europeo.


La deviazione invece sulla Rv92 era completamente piena di neve. Qui abbiamo visto numerosissime renne, alcune della quali ci hanno attraversato la strada. Bellissimo vedere come si muovono in branco in mezzo alle strade innevate del Finnmark. Questo percorso è veramente adatto a tutti gli amanti della fotografia e dei video e permette di vedere i tipici paesaggi e animali artici.



Arrivati a Karasjok abbiamo poi attraversato il confine con la Finlandia, a circa 20 km di distanza, addentrandoci nei boschi circostanti. Proseguendo si può facilmente raggiungere Inari, famosa località artica. La cosa veramente bella del confine è che è possibile stare letteralmente con il piede in due stati semplicemente allargando le gambe al centro di un ponte.




Ci siamo poi avventurati per qualche chilometro in Finlandia per godere del silenzio assoluto del posto. Se volete fare delle foto in mezzo alla strada nel silenzio assoluto questo è il posto adatto!




Proprio al confine ci siamo poi avventurati in una piccola scalata, per godere del paesaggio. La giornata è stata lunghissima, tanto che abbiamo deciso di rimanere nei paraggi, dato che l’unico sprazzo di cielo limpido era previsto in quella zona intorno alle 22, per poi tornare direttamente ad Alta e dirigerci verso l’aeroporto.
L’AURORA BOREALE NEL FINNMARK
Malgrado le buone intenzioni, in questo viaggio ci siamo dovuti scontrare con il clima avverso del Finnmark, trovandoci davanti a 4 giorni di neve ininterrotta. Ciò ci ha fatto temere per il peggio ma grazie alla volontà e alle centinaia di chilometri percorsi, siamo riusciti a trovare cieli limpidi in due notti. L’impresa non è stata certamente facile, considerando che eravamo inseguiti dalle nuvole e dai venti gelidi. La difficoltà della cosa ha reso ancor più bello osservare per l’ennesima volta le luci dell’aurora boreale.
Dopo aver raggiunto Hammerfest durante il primo giorno, avevamo deciso di tornare indietro per riposare un pò ed appostarci all’imbrunire. Purtroppo ciò non è stato possibile, a causa di un bruttissimo incidente che ha coinvolto tre auto e che ha provocato la chiusura delle strade per diverse ore. Ciò ci ha costretto a tornare indietro presso Skaidi ed attendere il buio. La serata non prometteva bene poichè la neve ed i venti ci tormentavano ed abbiamo quindi deciso di addentrarci nella E6 fino a che fosse possibile.
Appena imboccata la strada ci siamo incredibilmente trovati sotto a un cielo limpido e pieno di stelle.

Qui abbiamo atteso al buio per un paio d’ore in attesa dell’esplosione solare. L’attività non era prevista essere alta ma come di consueto accade la natura è imprevedibile.
Nonostante il cielo avesse cominciato ad annuvolarsi, abbiamo visto un’esplosione imponente intorno alle 22:30, avvistando la nostra prima aurora boreale del viaggio.

A quel punto abbiamo deciso di spostarci di circa 20 km, per verificare se la strada fosse stata sgomberata, andando incontro alla bufera di neve che avrebbe accompagnato il nostro ritorno ad Alta. A circa un chilometro dalla stessa, abbiamo incredibilmente visto il cielo illuminarsi.


Subito dopo abbiamo assistito ad una potente aurora boreale a corona. Era talmente forte sulle nostre teste che abbiamo dovuto sdraiarci nella neve gelida per fotografarla al meglio.


L’attività è proseguita per circa 5 minuti, durante la quale abbiamo potuto assistere ad un altro grande spettacolo.



La presenza della neve fresca ci ha permesso di assistere ad un fenomeno fisico di cui ero stato testimone soltanto un’altra volta in Finlandia. Quando l’aria è fredda e c’è una fonte luminosa nei paraggi, i cristalli di ghiaccio in caduta possono riflettere la luce e creand una colonna luminosa verticale. Il ghiaccio a volte forma cristalli piatti di forma esagonale quando cade da nubi ad alta quota. La resistenza dell’aria fa sì che questi cristalli, fluttuando verso il suolo, rimangano quasi orizzontali per la maggior parte del tempo. La luce si riflette su cristalli opportunamente allineati, creando l’effetto del pilastro.



Una serata da ricordare.
La terza sera l’intero artico era alle prese con una perturbazione che lo ha sferzato con neve e vento. Per la quarta il meteo di prevedeva ancor peggiore. Per tale motivo, come precedentemente detto, abbiamo deciso di dirigerci verso il confine con la Finlandia, a Karasjok.
Sulla strada Rv92 era previsto cielo parzialmente nuvoloso intorno alle 22.00. Ci siamo appostati al buio intorno alle 18:00, trascorrendo il tempo a guardare le partite su DAZN e scendendo di tanto in tanto per osservare il movimento delle nuvole.
Una volta consultate le previsioni sull’attività aurorale, abbiamo incredibilmente scoperto che l’attività era fortissima e che l’intensità del campo magnetico terrestre e di quello solare, erano a valori estremamente opposti e che la densità delle particelle era intorno ai valori massimi ( per saperne di più consiglio la pagina relativa al fenomeno fisico). La velocità del vento solare era stabile e c’era quindi da aspettare un picco. Per fortuna, dopo un paio d’ore, abbiamo assistito alla prima attività, proprio mentre il cielo si stava liberando.



Dopo aver atteso per ‘un’altra ora c’è stata un’esplosione solare fortissima, che ci ha consentito di vedere una bellissima aurora, con punte rosa.






E’ stata la degna conclusione di un viaggio spettacolare. Essendo distanti circa 2 ore da Alta, verso l’una e trenta di notte ci siamo avviati fermandoci di tanto in tanto, raggiungendo il cottage intorno alle 3 e qualcosa, dove abbiamo poi fatto in fretta la valigia e ci siamo diretti verso l’aeroporto. 48 ore svegli, come spesso capita ai cacciatori di aurore ma con l’adrenalina e la soddisfazione di chi ha assistito al più bello spettacolo che si possa osservare in natura.